La Fattoria Fiorentino si trova nell’agro di Lucera. Il grano è la sua produzione principale, ma Michele Schiavone non si è fermato li’. Con il suo grano produce la pasta e poi ci sono gli ulivi, che danno l’olio e le capre, dal cui latte nasce un ottimo formaggio.

Non è un lavoro iniziato di recente. Si sono succedute cinque generazioni su questi quattrocento ettari della fattoria borbonica, che hanno portato Michele all’attuale coltivazione biologica di Senatore Cappelli e Saragolla. E dalla semola viene prodotta la pasta secca, dopo una lenta essiccazione. E’ un piccolo pastificio agricolo, non più di un quintale di pasta al giorno, ma la qualità è evidente.

Le capre, circa trecento, di razza garganica, vivono a libero pascolo, negli stessi tempi, lenti e naturali. L’alimentazione, oltre la pastura, è data solo da altri prodotti dell’azienda, come legumi, avena, orzo e fieno. Dal latte è prodotto, a crudo, il formaggio. In un luogo cosi’ ricco di memoria, Michele ha voluto intitolare le forme con richiami storici, e allora, quello ricoperto da crusca di grano sarà il Ghibellino, mentre il Guelfo è lavato dal vino rosso, il Castelfiorentino sarà affinato in olio e aceto.
Non mancano le vacche podoliche, che partecipano, anche loro, all’attività casearia, con gustosi affinati.
