Le consegne di alimenti a domicilio, in questi tempi di coronavirus, sono aumentate moltissimo e tra queste non ha fatto eccezione il vino. Sono stati coinvolti sia players nazionali che enoteche di quartiere, e il risultato è stato pari al raddoppio del venduto con modalità “a distanza”.
Un elemento interessante è che le vendite hanno interessato soprattutto vini dal prezzo intorno ai 7/8 euro alla bottiglia, limitando quelle di vitigni più nobili e costosi. Possiamo interpretare ciò con la ricerca di un bere prodotti di qualità, ma nella normale quotidianità di questi giorni difficili e dalle prospettive incerte.
Uno dei maggiori operatori coinvolti è certamente Tannico, la maggiore enoteca online italiana. E’ in rete dal 2012, ha un catalogo di 16.000 etichette e consegna in tutta Italia.

Callmewine non è da meno, con circa 9000 vini proposti e una particolare attenzione per piccole cantine e vini naturali.

Ma c’è spazio anche per marchi che nascono da enoteche di quartiere. E’ il caso di Webdivino, la presenza online della storica enoteca Lucantoni, che apre le sue vetrine in largo di Vigna Stelluti a Roma.

E’ il contributo di Stefano Lucantoni all’impresa di famiglia, che dal 1950 opera nella capitale. I vini giungono direttamente dai magazzini dell’enoteca e sono selezionati e consigliati da un team di esperti sommelier.
In queste settimane di epidemia, Stefano, in collaborazione con alcuni produttori, ha lanciato un’importante iniziativa che riserva all’Ospedale Spallanzani un contributo di 1 euro per ogni bottiglia acquistata. Negli scorsi giorni è stato inviato già un primo bonifico di 800 euro.
